Febbraio è il mese dell’amore, dei lembi di cielo che iniziano a sapere di primavera. E’ il mese dei raggi caldi del sole da inseguire, dei primi fiori e di nuove sorprese.
E se vi aiutassi a trovare tutto ciò? Come? Conducendovi con me nel racconto dell’ultimo weekend fatto nella suggestiva e sorprendente Val di Comino, nel Lazio.
Insieme toccheremo i borghi più autentici e pittoreschi di questa terra, abbracciati dalla quiete e dall’incanto della location che ci ha ospitato il Relais Colle Buono, fino a perderci nella natura incontaminata tramite un sentiero di trekking tanto magico quanto entusiasmante.
Pronti a partire?
Val di Comino
La Val di Comino è situata in Ciociaria nella provincia di Frosinone, più precisamente a ridosso del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il fiume Melfa l’attraversa sfociando nella Valle del Liri.
Questa valle si trova in una posizione privilegiata.
E’ infatti disseminata di borghi caratteristici e ricchi di storia e tradizioni come Alvito, Atina, Montecassino, Isola del Liri, San Donato e tanti altri ancora.
E per chi non volesse lasciarsi sfuggire l’occasione di una visita anche al mare, in 50 minuti di macchina si può raggiungere anche la spiaggia di Formia e proseguendo Gaeta.
Val di Comino è un luogo intriso di mistero e leggende tanto che la tradizione mitica descrive che la città fu fondata da Saturno. Conserva infatti i resti di mura poligonali a grossi blocchi di pietra e numerose testimonianze di epoca romana come epigrafi, sculture e ceramiche.
La Valle è la meta ideale per coloro che cercano un tipo di turismo esperienziale, inserito nelle tradizioni che si rispecchiano perfettamente nella vita che animano i piccoli borghi della valle.
Il nostro soggiorno è stato, infatti, deliziato da questi luoghi che ci hanno arricchito della storia che racconta la nostra Italia, tutto in un contesto spettacolare dipinto dalla catena montuosa delle Mainarde che ne fanno da padrone.
Vorreste sapere come organizzare un rigenerante weekend qui?
Seguitemi allora nella lettura. Vi indicherò, di seguito, tutti i consigli giusti su dove soggiornare e cosa vedere nella Val di Comino.
Dove soggiornare?
Cosa fare e vedere?
La comodità del Relais sta anche nella sua posizione strategica. Quest’ultimo, si trova, infatti, a pochi chilometri da tutti i luoghi da non perdere se verrete in visita nella Val di Comino. Noi nel nostro weekend abbiamo visitato quattro luoghi che vi consiglio assolutamente: Castello di Alvito, Isola del Liri, Lago di Posta Fibreno e un’escursione di trekking dal borgo di San Donato fino al Monte Pizzuto.
Vi va di scoprire di più?
Castello di Alvito
A pochi minuti di auto dal Relais Colle Buono, sorge il paese di Alvito. Il borgo è elegantemente aggrappato al monte Morrone divenendo quasi un suggestivo presepe. E’ posto su tre livelli e le mura, che discendono tra gli ulivi, contengono le casette che a grappolo dilagano sulla vallata. Uno spettacolo da non perdere!
Le prime testimonianze della presenza del paese sono datate 1096.
Ciò che vi consiglio di visitare qui è sicuramente il Castello Cantelmo di Alvito.
Questo è un’antica fortezza posta sulla cima di un colle sovrastante la piana d’Alvito. La particolarità di questo castello sta nel fatto che quest’ultimo non ha subito interventi di restauro filologico o manieristico come successo ad altre strutture simili e conserva quindi tutte le antiche forme medievali.
Visitarlo, pertanto, sarà proprio come fare un tuffo nel passato immaginando come era a quel tempo lo scorrere della vita dei cittadini tra castelli, cavalieri e principesse.
Il panorama poi che si aprirà ai vostri occhi, salendo sulle varie torri, sarà davvero spettacolare. Tutta la vallata, ammirata dall’alto a 360 gradi incorniciata dalla catena montuosa delle Mainarde, spiccherà.
Isola del Liri
Sapevate che in Italia, precisamente qui nella Val di Comino, esiste un centro abitato con una cascata che scorre al suo interno?
Questa è Isola del Liri. A 20 minuti dal Relais, la nostra esperienza di esplorazione tra i vari borghi del luogo si è poi fermata in questo luogo altamente sorprendente.
Il centro cittadino si sviluppa su un’isola formata dal fiume Liri. Quest’ultimo si biforca in due bracci che creano due cascate: la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio. La Cascata Grande, quella più suggestiva, è alta circa 27 metri: una delle poche cascate a trovarsi nel centro storico di una città, unica in Italia e in ambito europeo.
La Cascata del Valcatoio è invece meno spettacolare della prima perché le sue acque sono captate per alimentare un impianto di produzione elettrica.
Per la sua spettacolarità, la Cascata di Isola del Liri è stata proclamata da Skyscanner, piattaforma che si occupa di turismo, al secondo posto tra le dieci meraviglie naturali d’Italia.
Noi siamo rimasti davvero incantati e increduli che un luogo di cotanta bellezza fosse ancora a noi sconosciuto. Sicuramente una delle tante meraviglie di cui dobbiamo essere fieri di avere nella nostra bella Italia.
Lago di Posta Fibreno
Per una passeggiata rilassante, all’ora magari del tramonto, sempre nelle vicinanza del Relais, vi consiglio invece il Lago di Posta Fibreno. Il lago oltre ad essere conosciuto per appartenere alla Riserva naturale di Posta Fibreno, è noto anche per la presenza di un’isola galleggiante naturale, già descritta da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia”, uno dei trattati naturalistici più importanti al mondo risalenti al I secolo.
Qualche ora di relax in un’ambiente incantato.
Ma se siete amanti degli sport acquatici come sub e kayak, grazie alle caratteristiche dell’acqua del lago, come la sua limpidezza e la temperatura mite, Posta Fibreno è diventato un vero e proprio paradiso per poterli praticare.
L’unicità di questa trasparenza del lago sta nel fatto che è alimentato da sorgenti carsiche, il flusso costante è dunque responsabile della tonalità cristallina dell’acqua.
Escursione di trekking da San Donato fino al Monte Pizzuto
Impossibile soggiornare nella terra del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise senza inserire nelle proprie esperienze da fare anche un’escursione di trekking. La nostra passeggiata è partita da un altro borgo medievale di lontanissime origini sannite, il paese di San Donato, per terminare in cima al Monte Pizzuto.
Il paese è inerpicato a 728 metri di altitudine, dove la Ciociaria incontra l’Abruzzo, alle pendici di montagne percorse nei secoli da mercanti e monaci, da pellegrini e pastori.
Questo borgo è adatto a chi come noi ha un’anima naturalistica ed è appassionato di attività all’aperto come escursionismo, sci, arrampicate. Ma anche a chi ama passeggiare scoprendo la storia antica del paese e i prodotti autoctoni come l’olio, molto famoso qui e di alta qualità Per i più temerari la Val di Comino e quindi San Donato sono mecca anche del volo libero, dove correnti favorevoli consentono di lanciarsi con il parapendio e il deltaplano dodici mesi all’anno.
Per quanto riguarda la nostra escursione di trekking è stata una passeggiata di 5 ore totali seguendo la segnaletica CAI bianco – rossa 11,14 e P1. Su e giù per i sentieri, costellati di ulivi con le montagne che ci abbracciavano, sono state la nostra scenografia perenne. Più si saliva e più il paese di San Donato alle nostre spalle diventava un vero e proprio gioiellino.
Il tratto più impervio del tragitto, ossia il tratto che va dai ricoveri di Glie Pincie fino alla Roccia dei Tedeschi, mi è stata resa meno complicata grazie al mio equipaggiamento di ottima qualità (cosa che sempre vi raccomando di possedere se vi imbattete in sentieri di trekking) di Alte Prestazioni Sport. Gli scarponi, soprattutto, sono stati indispensabili per attraversare al meglio il terreno roccioso dismesso tra una salita e una discesa. Sicuramente saranno i miei compagni fedeli per tutte le escursioni che verranno!
Il panorama che si osserva da questo percorso è incantevole: circondati da un lato dai boschi delle montagne, e dall’altro dallo splendore della vista del paesino di San Donato. Per noi ancora più magico poiché le luci del tramonto lo avvolgevano tutto intorno tanto da farlo sembrare sollevato su una nuvola.
La passeggiata prosegue ad anello, terminando in discesa nei vicoli caratteristici del centro storico del paese fino al punto di partenza.
E’ stato questo nella Val di Comino un weekend che ci ha rigenerato in tutti i sensi.
La natura ha sempre il suo contributo prioritario: culla, affascina, riempie l’anima e regala emozioni.
E non c’è da meravigliarsi quanto possa influire positivamente sul nostro benessere anche solo un semplice paesaggio naturale. Non smetterò mai di spingervi a dedicarvi dei giorni in questi contesti naturalistici. Vivete sempre di accenti, di profumi che sentite nell’aria, di slanci e di irripetibili momenti di felicità.
Segnatevi questo posto e fidatevi dei miei consigli. I vostri sorrisi ve ne saranno grati.
Conoscevate tutti questi luoghi? Qual è quello che nel mio racconto vi ha conquistato di più?
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Al prossimo viaggio.
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