L’Italia è una terra meravigliosa costellata da borghi medievali, castelli fiabeschi e descritta al contempo da arte sublime, storie millenarie e paesaggi incantati. Con il suo fascino disarmante continua a sorprendermi ed entusiasmarmi. In questo racconto vi porterò con me in un nuovo viaggio tra le sue bellezze incredibili esplorando, questa volta, la splendida terra della Tuscia.
Quest’ultima che si trova nel Lazio, incastonata tra il Mar Tirreno, l’Umbria e la Toscana è una terra eccezionale immersa tra laghi, natura e piccoli capolavori architettonici nascosti.
Dalla provincia di Viterbo, al borgo sospeso di Vitorchiano fino ai colori e al fascino dei giardini di Villa Lante a Bagnaia scopriremo oggi insieme questi luoghi, che sono solo alcuni dei suoi gioielli.
Visitare la Tuscia Viterbese significa compiere un viaggio attraverso il tempo, dove storia, natura e tradizioni si legano come una dolce melodia. La bellezza di questa terra invita a scoprire e apprezzare l’eredità etrusca che racconta essa stessa la storia d’Italia svelandone le radici più profonde.
Ecco la mia piccola guida alla scoperta di questo territorio magico.
Viterbo
Viterbo, cuore pulsante di tutta la Tuscia, è sicuramente la perla più splendente di questo territorio.
Sapevate che ha uno dei centri storici medievali più grandi d’Europa? Passeggiare tra i suoi vicoletti, che formano un labirinto di strade lastricate, piazze affascinanti ed edifici imponenti, equivale a fare un viaggio indietro nel tempo.
E’ soprattutto il quartiere di San Pellegrino a lasciare senza parole! Di grande impatto sono sicuramente le sue case torri, che come accadeva a San Gimignano , anche qui quest’ultime più erano alte e più indicavano che la famiglia fosse prestigiosa. Particolarissimi i “profferli” che sono scale esterne caratteristiche del medioevo e le stradine tutte realizzate con il caratteristico peperino (una pietra grigia molto utilizzata nella regione) che aggiungono un tocco di autenticità al paesaggio urbano. Oggi San Pellegrino è un luogo vivace e pittoresco animato da una varietà di botteghe di artigiani, negozi di antiquariato, caffè e ristoranti che permettono di assaporare non solo la cucina locale ma anche la meravigliosa ospitalità degli abitanti di Viterbo. Passeggiare per questo quartiere significa respirare un’atmosfera speciale riscoprendo il fascino del passato della città e delle sue tradizioni.
Di origine etrusca, Viterbo è sempre stata una città ricca e potente tanto da meritarsi anche l’appellativo di “città dei papi”. Tracce di questo passato glorioso si possono ritrovare in ogni monumento della città in particolar modo nel duecentesco palazzo dei Papi. Il palazzo stesso è famoso per aver ospitato il primo conclave della storia, che si svolse nel 1268-1271, quando i cardinali furono letteralmente chiusi a chiave nelle loro stanze fino a che non elessero, dopo quasi tre anni, un nuovo Papa.
Impossibile saltare inoltre una visita al Duomo di San Lorenzo che con la sua facciata romanica testimonia l’importanza religiosa della città nel corso dei secoli. All’interno la cattedrale si presenta maestosa custodendo innumerevoli opere d’arte. Esplorare tale luogo sacro significa immergersi in una dimensione dove il tempo sembra essersi fermato e ogni colonna in pietra, vetrata e scultura raccontano una storia.
Essendo una città medievale Viterbo è circondata da una cinta muraria che è una tra le più preservate in Italia. Queste antiche fortificazioni con le torri e i loro bastioni offrono una passeggiata suggestiva permettendo di ammirare le campagne circostanti da una prospettiva privilegiata.
Città italiana che vai tradizioni culinarie fantastiche che trovi. A Viterbo la cucina si arricchisce di piatti di carne e di pesce di lago, di funghi e di frutta secca e di vini squisiti. Imperdibili i “lombrichelli” pasta fresca fatta in casa al ragù o con salsiccia e vino rosso. Ma anche gnocchi, zuppe di legumi e i salumi sono il fiore all’occhiello di questa ricchissima terra.
Esplorare Viterbo tra i suoi grandi spazi monumentali e cortili nascosti, tra le chiese affrescate e i musei originali, ammirando tra uno scorcio e l’altro le facciate scolpite nella pietra, è come ripercorrere tutte le vicende storiche di una città che racconta molto delle radici della nostra Italia. Una visita che arricchisce, insegna e sorprende!
Villa Lante
Da non perdere a pochi minuti da Viterbo è sicuramente Villa Lante un giardino che incarna la fantasia del possibile.
Oltre la porta d’accesso alla Villa, tra un bosco fittissimo, vegetazione rigogliosa e fiori variopinti, esiste questo giardino che ha fatto la storia. Noi italiani, e dovremmo rendercene conto più spesso, abbiamo la grandissima fortuna di vivere il bello in ogni angolo del nostro Paese, e di esplorare ogni giorno luoghi che lasciano senza fiato per la loro elegante perfezione. E’ proprio il caso di dire che qui a Villa Lante ci siamo riempiti di questa incredibile perfezione e, ammirando cotanta bellezza, posso confermarvi che è diventato uno dei miei luoghi preferiti in Italia.
Ci troviamo precisamente nel borgo medievale di Bagnaia, ai piedi dei Monti Cimini, da sempre possedimento di papi e cardinali, che lo scelsero come località di riposo.
La storia della Villa risale alla fine del Quattrocento, ma fu tra il 1532 e il 1549 che il cardinale Ridolfi decise di far costruire proprio all’interno di questo polmone verde la sua residenza. Inizia, così, a prendere vita questo capolavoro architettonico rinascimentale e manieristico. Successivamente la costruzione fu portata a termine intorno al 1566 su commissione del cardinale Gianfrancesco Gambara. Nel Seicento, divenne infine proprietà della famiglia Lante, alla quale si deve il nome.
I quattro ettari di giardini all’italiana sono il trionfo della bellezza di Villa Lante, non a caso infatti tanto splendore le è valso il titolo di “Parco più bello d’Italia”. Sculture, fontane e poi piante, fiori e siepi raccontano dettagliatamente di un’epoca lontana sublimandone in maniera unica il gusto e la sensibilità.
Ciò che affascina di questo luogo è soprattutto la percezione del fiabesco che si prova esplorandolo e la meraviglia dell’acqua che silenziosa o gorgogliante, raccolta in giochi d’acqua delle fontane e vasche, diventa l’elemento conduttore e unificante dell’intero giardino.
Quest’ultimo si sviluppa su più terrazzamenti trasmettendo l’impressione di percorrere un percorso simbolico. In base a ciò infatti è stata proposta una particolare interpretazione dei quattro elementi naturali: Fuoco (Fontana dei lumini), Acqua (Fontana dei delfini e del diluvio), Terra (Fontana dei giganti) e infine l’Aria (Fontana del quadrato).
Tra il primo e secondo ripiano di Villa Lante, estremamente affascinanti, possono essere visitate anche due palazzine: la Palazzina Gambara e la Palazzina Montalto. La loggia della Palazzina Gambara risplende per i suoi affreschi, attribuiti alla scuola degli Zuccari, mentre quelli della loggia Montalto sono opera di Agostino Tassi. Ancora una volta ammirando questi capolavori il cuore e la mente si perdono nell’infinta bellezza dell’arte italiana. Un sogno di colori e poesia che incanta al primo sguardo.
Alle palazzine fanno eco, al ripiano più alto, le due Logge delle Muse che simmetricamente affiancano la Fontana del Diluvio.
Villa Lante è un mirabile esempio di armonia tra passato e presente, ricco di suggestioni in tutte le stagioni, immerso in un paesaggio incantato che crea un continuo dialogo con la natura.
Un luogo che consiglio a tutti di visitare almeno una volta per essere inondati di una bellezza più unica che rara.
(Costo biglietto 9 euro / Compreso di Museo Etrusco 12 euro).
Vitorchiano
Ci sono molte storie da scoprire in Tuscia e una di queste appartiene sicuramente al suggestivo borgo di Vitorchiano in provincia di Viterbo.
Visitare Vitorchiano equivale a compiere una full immersion nelle atmosfere del passato che inizia dalle duecentesche mura castellane e prosegue passo dopo passo in tutto il suo centro storico.
E’ uno dei centri storici più belli del viterbese e per il suo aspetto fascinoso viene anche chiamato “il borgo sospeso”. Le abitazioni infatti al primo sguardo appaiono come sospese sembrando un tutt’uno con lo sperone di roccia vulcanica che le sostiene.
Vitorchiano è una terrazza sulla natura e sorge su una roccia di peperino. Quest’ultimo è una pietra di origine vulcanica che prende il suo nome dalla parola latina “piper” (pepe) ed è caratterizzato dalla presenza di piccole macchie nere sulla superficie che ricordano proprio il pepe.
Ha origini etrusche e queste si riflettono perfettamente nelle mura medievali merlate, coronate da torri trecentesche, sulle casette aggrappate le une con le altre, e nei palazzi che circondano il centro storico. La Porta Romana, principale accesso al borgo, conduce a un labirinto di vicoli lastricati, dove si incontrano edifici dall’architettura tipica della Tuscia Viterbese.
Il Palazzo Comunale, costruito su resti di edifici dei secoli XIII e XV, domina la piazza principale e offre uno splendido belvedere sulla gola dell’Acqua Fredda.
Da non perdere in una passeggiata a Vitorchiano è sicuramente il suo Belvedere da cui poter ammirare interamente la particolarità del paese sospeso su questa enorme roccia di peperino, sottolineando la connessione tra il paese e il suo paesaggio. Un colpo d’occhio davvero sorprendente! A pochi passi dalla terrazza potrete anche stupirvi dinnanzi all’unico Moai esistente al mondo al di fuori dell’Isola di Pasqua, ossia una delle famose statue monolitiche ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico.
Pensate che per realizzarlo è stato utilizzato un blocco di peperino di ben 30 tonnellate. Ma cosa ci fa lì questo monolite? La storia di questa statua risale agli anni ottanta: è stata realizzata a mano da undici maori della famiglia Atan, originaria di Rapa Nui che nella loro ricerca del materiale perfetto per restaurare le loro celebri statue, si fermarono proprio a Vitorchiano. Gli isolani di Pasqua arrivarono nel borgo per visitare la famiglia Anselmi, proprietaria di una grande cava di peperino, e per testare la funzionalità di questa pietra realizzarono con asce e pietre il Moai di Vitorchiano che ancora oggi possiamo ammirare. Un tesoro di grande importanza e di grande valore storico.
Vi consiglio vivamente di visitare questo borgo durante un vostro viaggio in Tuscia. E’ stato un paese che ci ha suscito molta ammirazione per il suo fascino e ha saputo fare lo stesso anche con dei registi di grande eco come Mario Monicelli che nel 1966 scelse proprio Vitorchiano come set per girare alcune scene del film “L’Armata Brancaleone” con Vittorio Gassman.
Dove soggiornare?
Ma dove soggiornare per vivere appieno un weekend strepitoso tra le meraviglie della Tuscia?
Sicuramente ciò che vi consiglio, per garantirvi oltre alla comodità della posizione anche un’esperienza unica e memorabile, è la Torre del Viterbino Experience, che si trova proprio nel centro di Viterbo.
Noi abbiamo avuto il grandissimo piacere di sperimentare questo soggiorno fantastico che ci ha entusiasmato tantissimo dall’inizio alla fine, e consiglio anche a voi di provarlo. In più vi anticipo fin da subito che se comunicherete alla struttura il nome del mio profilo Instagram @veryblond al momento della prenotazione potrete ricevere il 10% di sconto!
La storia della Torre inizia nel 1200 come torre di guardia. Oggi ristrutturata sapientemente dal proprietario Gianmarco, che l’ha resa una struttura ad hoc adibita al pernottamento, è l’unica torre medievale in cui si può dormire a Viterbo. Nel cielo di Viterbo si innalzano molte torri, soprattutto da antichi palazzi appartenuti a nobili famiglie. Oltre a controllare il territorio circostante, le torri adempivano allo scopo di manifestare l’orgoglio del casato e il potere delle famiglie che abitavano quelle dimore.
La Torre del Viterbino riprende appieno quell’atmosfera passata.
Varcando l’ingresso di questa torre infatti è proprio come fare un vero e proprio tuffo nel passato ed è questa la cosa che più rende affascinante e straordinaria questa esperienza.
La Torre arredata con una cura davvero impeccabile è abitabile su tutti e 3 i piani distribuiti in questo modo: al piano terra, subito dopo varcato l’ingresso, lo stupore è immediato. Siamo stati catapultati in un ambiente colorato da opere d’arte, arredamenti di gran gusto e da una meravigliosa scala a chiocciola posta al centro dell’ambiente. La scala in ferro, che è la chicca dell’intera struttura, è stata ricavata da antiche rotaie di un treno. Un’opera geniale che lascia senza parole al primo sguardo!
Salendo la scala, al secondo piano ci troviamo nella camera da letto con il primo bagno. Anche qui tutto è splendidamente arredato, e il quadro color blu mare, esposto sulla testiera del letto, rende l’intero ambiente caldo e ospitale.
Al terzo piano, invece, ci ha accolto una piccola, ma dotata di ogni utensile, cucina, un salottino confortevole e un secondo bagno più grande. Simpatica e di compagnia qui c’è anche la buffa Beatrice, una giraffa gigante in peluche degli anni ’60.
Ma non c’è torre senza il suo torrione di avvistamento e nella Torre del Viterbino quest’ultimo è adibito a grande terrazza dalla quale si può ammirare l’incantevole paesaggio sulle campagne e su parte del centro storico della suggestiva Viterbo.
Qui abbiamo trascorso delle ore piacevolissime sia all’ora dell’imbrunire che alle luci del mattino. Degustare in un’atmosfera magica sia un ottimo aperitivo che una ricca e deliziosa colazione ha reso il soggiorno davvero speciale. Entrambi possono essere ordinati tramite WhatsApp al numero che potrete trovare all’interno della torre medievale, ma sarà lo stesso Gianmarco ad indicarvi tutti i dettagli e le informazioni necessarie.
Questo soggiorno ci ha fatto vivere una vera fiaba facendoci toccare storie di principesse e cavalieri che riportano ad un passato tanto affascinante quanto misterioso.
Amo scoprire posti nuovi, sorprendermi, apprendere e arricchirmi di tutta la cultura e lo splendore che la nostra ricca Italia possiede. Il viaggio più bello che compio ogni volta è quello della conoscenza. Il mio bagaglio in questo modo si riempie non di cose materiali, ma di tutte le emozioni che questi territori sanno donarmi, facendomi riscoprire ogni volta quanto sia puro e stupefacente meravigliarsi.
Spero come sempre di aver meravigliato anche voi e avvicinato alla scoperta delle tante perle del nostro Paese.
Ci rileggiamo sempre qui. Prossima destinazione? Lo scopriremo prestissimo.
Scopri l’Italia e le sue meraviglie leggendo anche qui!
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