Oggi vi porto con me in una nuova passeggiata di trekking dove il mare e i monti punteggiano panorami di straordinaria bellezza in un gioiello unico chiamato Costiera Amalfitana.
Chi ci segue da tanto, sa benissimo quanto siamo amatori dei trekking e quanti ne abbiamo esplorati anche in questa terra magnifica. In questo racconto scopriremo insieme, pertanto, il sentiero che da Agerola, lungo la meravigliosa Alta Via dei Monti Lattari, conduce all’altopiano di Santa Maria dei Monti.
L’escursione è lunga, dura circa 6 ore totali, in un percorso di 15 km, più impegnativo nel primo tratto per il dislivello. Tra un passo e l’altro lo sguardo si soffermerà incantato sul mare dalle sfumature affascinanti che circonda paesaggi a picco sull’infinito, su fitti boschi e castagneti.
La Costiera Amalfitana è ricca di suggestioni in tutte le stagioni dell’anno, e se vi imbatterete in una giornata di febbraio dove il sole splende in un fascinoso cielo terso, come è successo per noi, la passeggiata si prospetterà incredibile!
Scopriamo l’itinerario insieme!
Sentiero Santa Maria dei Monti
- Partenza: Gemini, frazione di Agerola
- Tempo di percorrenza: 6 ore totali (con soste incluse)
- Difficoltà: media
- Segnaletica: rosso bianca CAI 300/301 Alta Via dei Monti Lattari
- Lunghezza: 15 km
Il trekking inizia da Gemini, una piccola frazione di Agerola.
Si parcheggia l’auto nei pressi del bar del Traforo, e ci si immette nella stradina poco distante da quest’ultimo. Il primo tratto è una ripida salita asfaltata, dopo poco si raggiungono dei gradoni di un’antica mulattiera che si inerpica fino ad arrivare in cresta a circa 300 metri di dislivello. Questo è il sentiero 300 del CAI, ossia la cosiddetta Alta Via dei Monti Lattari, il percorso che attraversa l’intera Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina (dal Corpo di Cava a Punta Campanella) ed è completamente tracciato dal Club Alpino Italiano.
L’escursione prosegue tra boschi e rocce fino ad arrivare ad un bivio dove troverete il cartello “Rifugio Santa Maria dei Monti” che è l’indicazione da seguire. Il percorso, pian piano che si avanza, si affaccia su scorci suggestivi che vanno dal monte Faito, il Molare, la piana di Castellammare fino al cono del Vesuvio.
Si continua a camminare sulla sinistra entrando nella magica Riserva della Valle delle Ferriere che è ben delimitata anche con una recinzione poiché qui ci troviamo in un’area protetta, “riserva naturale orientata”.
Piccola perla da raccontarvi è che da questo punto preciso in poi un’amabile cagnone bianco (da noi nominato Jack), tanto grande quanto dolce, ci ha fatto compagnia in tutta la nostra avventura. Ci ha fatto da guida, ci ha scortati, “adottati” e fatto gioire. La sua inaspettata e fedele presenza ha reso una passeggiata stupenda ancora più speciale. Se vi dovesse capitare di incontrarlo non abbiate timore è un bonaccione.
Il sentiero da qui prosegue nel folto della vegetazione fino a giungere in un bivio in cui sulla sinistra vi verrà segnalato un punto panoramico. Vi consiglio di deviare per un attimo perché in solo un minuto vi ritroverete dinnanzi ad uno spettacolo senza eguali: il Vesuvio e tutto il suo golfo da una prospettiva insolita vi inchioderà i piedi al suolo! Quanta magia e bellezza in un solo sguardo, quanta incredibile poesia può tessere il mondo.
Dopo una breve, ma fantastica sosta ci rimettiamo in marcia costeggiando il Monte Cervigliano, fino a giungere all’altopiano di Santa Maria dei Monti meta finale del tragitto (1040 metri). Ampi pascoli fanno da cornice al rifugio Santa Maria dei Monti, ben attrezzato sia per la sosta notturna che per un picnic e barbecue sulla terrazza.
Dal rifugio, in pochi passi si raggiunge il punto più emozionante: un anfiteatro naturale che domina su Amalfi, Scala, Ravello e sulla spiaggia di Minori. Sullo sfondo si ammirano i monti Alburni e i Picentini e sulla destra in lontananza il profilo di Punta Licosa nel Cilento. Un panorama indescrivibile che riesce a mostrare in un’unica cartolina tutte le bellezze della Campania!
In questa altura sorgono inoltre un altare in pietra, una statua della Madonna e una campana che è d’obbligo all’arrivo farla suonare!
È un luogo di sacra bellezza e la sua vista fa sognare riempiendo gli occhi di cielo. A pochi passi c’è un tavolo con panche di legno sotto un albero, la scenografia sembra ricordare un dipinto d’autore. Il rifugio perfetto per rigenerarsi l’animo.
Dopo aver contemplato a lungo la meraviglia di questi panorami si ritorna indietro sulla stessa strada felici della stupefacente esperienza fatta.
In ogni trekking si cammina tanto, si suda, ci si stanca, ma quando arrivi in cima sei ripagato di ogni sforzo e il tuo cuore respira amore. Una giornata all’insegna dell’autenticità, della bellezza della nostra terra, ricca di positività ed entusiasmo. Una giornata che auguro a tutti di vivere anche una sola volta nella vita.
Spero, come sempre, anche con questo racconto, di avervi avvicinato alla natura e al suo fascino disarmante, e soprattutto al trekking per rendervi ancora più palese quanto questo sia in grado regalarci.
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Li conosci? Quale vorresti esplorare?
Ci rileggiamo alla prossima escursione.
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