Trekking in Campania: il sentiero di Capo Miseno

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La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni.

Oscar Wilde

Per la rubrica trekking, oggi vi porto con me in un luogo dove meraviglia e bellezza camminano abbracciate. Un luogo, non molto distante da Napoli, intriso di leggende e costellato di paesaggi mozzafiato.

Oggi scopriremo insieme il sentiero di Capo Miseno, in Campania, precisamente nella zona flegrea.

Il sentiero di Capo Miseno, trekking in Campania.

Il sentiero di Capo Miseno.

Bellezza e meraviglia sono il motore della nostra vita, esse la alimentano, la colorano, donandole profumo. Entrambe ci rendono sensibili, empatici, gentili, altruisti, umani alle cose del mondo.

Abbiatene cura, sempre. Io le stringo forte a me, tenendole vive a partire dai gesti quotidiani e nutrendole di energia ogni giorno. Come? Lasciandomi circondare dagli incanti della natura.

Il sentiero che vi illustrerò ricalca pienamente questo concetto, tra l’altro è davvero accessibile a tutti (ovviamente prestando sempre le giuste attenzioni!), quindi perché non provarlo?

Con una passeggiata della durata massima di mezz’ora, partiremo dal faro di Capo Miseno arrivando fino alla spiaggia di Miliscola, regalandoci per tutto il tragitto una veduta unica sul Castello di Baia, sulla spiaggia di Miseno, e sulle isole di tutto il golfo di Napoli.

 

Ma come nasce il nome di Capo Miseno?

Capo Miseno è una località situata sulla punta estrema dei Campi Flegrei, tra il comune di Miseno e il porto di Bacoli che sovrasta il Golfo di Pozzuoli. Il promontorio risulta essere ciò che avanza di un antico cratere quasi interamente distrutto a causa dell’erosione marina ed eolica.

I Campi Flegrei oltre ad essere ricchissimi di particolarità geologiche, sono anche pregni di storie leggendarie. Basti pensare alle Terme di Baia, alla Grotta della Sibilla Cumana ed inoltre, secondo gli antichi, sotto la zona flegrea ci sarebbe stata addirittura la porta dell’Inferno, dove sorge il lago D’Averno.

Anche attorno al nome di Capo Miseno c’è una leggenda che ne fa eco, ossia quella legata a Miseno, figlio di Eolo e compagno di Enea, nonché suo trombettiere. Il giovane fu punito dagli dei per la sua arroganza di ritenersi superiore agli stessi Dei nel suonare la tromba. E così, in una gara di musica, sfidando quest’ultimi, fu gettato in mare e annegato da Tritone, figlio di Poseidone.

Il corpo di Miseno fu ritrovato sulla spiaggia dai compagni, che lo seppellirono su questo litorale. Sui resti del proprio compagno di viaggio Enea decise di erigere una montagna, che prese il nome, per l’appunto, di Capo Miseno, una sorta di tomba vivente dedicata al marinaio scomparso.

Capo Miseno visto dal mare.

In questa foto vi mostro Capo Miseno visto dalla mia barca.

 

Il sentiero di Capo Miseno

Il sentiero di Capo Miseno è stato definito uno dei più bei cammini d’Italia con vista mare, ed è perfetto per chi ama esplorare e passeggiare, godendo di una giornata di pura libertà, immerso nella natura e nei profumi.

Panorami del sentiero di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

Tra l’altro sapevate che la sabbia vulcanica della spiaggia di Miseno è famosa anche per le sue proprietà elioterapiche? 

Anche chi gode di un buono stato di salute può sfruttare gli effetti positivi dell’elioterapia. L’esposizione alla luce del sole, infatti, attiva la circolazione ed induce un’efficace ossigenazione a livello tissutale, stimolando il metabolismo ed il sistema neurovegetativo.

Il Faro di Capo Miseno

Il sentiero inizia a Capo Miseno, nel Comune di Bacoli.

Noi abbiamo preferito lasciare l’auto in un parcheggio a pagamento nella zona di Baia (qualche chilometro prima di Capo Miseno) e da lì abbiamo percorso un tratto di strada a piedi la quale ci ha condotto al Faro di Capo Miseno. Se volete evitare una passeggiata troppo lunga, è possibile iniziare l’escursione anche direttamente dal Faro. Da qui parte un sentiero asfaltato a scalinate che arriva fin su alla montagna. Pian piano che si sale, la veduta che vi accompagnerà sarà spettacolare: il faro dall’alto spiccherà, primeggiando, su tutta la costa circostante.

Il faro di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

Il panorama sul golfo di Napoli

Dal faro di Capo Miseno – che si trova a circa 65 metri dal livello del mare – i vostri occhi si poseranno su tutta la bellezza del Golfo di Napoli e del canale di Procida. Questo antichissimo faro un tempo era una torre di avvistamento delle navi saracene durante il dominio aragonese, oggi è invece proprietà della marina militare, quindi non visitabile.

Sentiero di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

Il percorso che circoscrive quest’ultimo è noto anche come “Sentiero degli uccelli”, perché la zona è ricca di fauna volatile. Spettacolare il volo dei gabbiani che fanno rientro al proprio nido. Il paesaggio poi che si apre come un grande palcoscenico è mozzafiato: Procida, Ischia e Capri in lontananza sono le protagoniste indiscusse. Un vero tripudio di colori e suoni.

Ischia e Procida dal sentiero di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

La terrazza panoramica

Continuando a salire, avvolti dall’odore della vegetazione fatta di ginestre, ma anche di origano e altri profumi tipici della zona, si arriva ad un bellissimo punto panoramico da cui si vede il Castello di Baia dall’alto, la spiaggia di Miseno, Monte di Procida, Bacoli, e tutte le isole del Golfo di Napoli in fila, ed in basso la Grotta della Dragonara. Questa è una delle più particolari cavità esistenti in territorio campano. La Grotta è un’imponente cisterna scavata nel tufo ed è divisa in cinque navate. Risalirebbe all’età augustea.

Vista panoramica dal sentiero di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

Da questo punto preciso le emozioni si triplicano, il senso di libertà e magnificenza che si riscoprono dinnanzi a tutto ciò che vi circonderà sarà immenso. Il colore blu del mare sarà da padrone, e i raggi del sole, che iniziano a dorarsi per il tramonto, saranno di incredibile magia. La felicità ci traboccava dagli occhi e con un solo sguardo, oltre l’orizzonte, ci siamo riempiti di tutto il mondo e di tutto il mare.

Panoramica dal sentiero di Capo Miseno.

Il sentiero di Capo Miseno.

 

La spiaggia di Miseno

Da questa terrazza vista infinito, il mini – trekking termina e la passeggiata prosegue in discesa verso la spiaggia di Miseno e Miliscola. L’ideale è concludere in bellezza fermandosi in uno dei vari ristorantini presenti sulla spiaggia, apprezzando il suono delle onde del mare, con i piedi nella sabbia, degustando leccornie gustose. Vi suggerisco il ristorante “da Giona”.

Pranzo al ristorante sulla spiaggia da Giona, sentiero Capo Miseno.

Ristorante “da Giona”, spiaggia di Miseno.

Vivere con semplicità è ciò a cui dobbiamo tener sempre fede. Giornate come queste che si alternano tra l’odore nell’aria del sale e dell’amore, tra gli orizzonti nei panorami e negli occhi, sono le mie giornate preferite. Giorni semplici in cui non si fanno troppe domande e in cui non si ricercano troppe risposte.
Quei giorni semplici dettati dalla felicità e dalla leggerezza, quella buona, quella che alleggerisce il cuore e lo spirito.
Tramonto dalla spiaggia, sentiero di Capo Miseno.

Spiaggia di Miseno.

Spero come sempre di avervi coinvolto e ispirato. Per altre escursioni di trekking potete collegarvi al link QUI !

Alla prossima avventura.

 

Vi aspetto come sempre anche sul mio profilo Instagram @veryblond .

2 Responses
  • Ivana
    10 . 02 . 2022

    Grazie a te veronica scriverò su cose da fare :visitare capo Miseno,lo hai descritto magnificamente spingendomi a voler provare questa esperienza per godere
    di panorami di estrema bellezza

    • Veronica D'Onofrio
      10 . 02 . 2022

      Grazie mille sono davvero felice di ciò! ❤️

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