Esistono molti modi per vivere la natura (passeggiare in un parco, fare escursioni, diventare agronomi, giardinieri etc… ). In tutti questi modi ciò che vale è la questione dello sguardo che si rivolge ad essa, di quel che cogliamo e a cui diamo valore. E così proprio come accade per le persone anche la natura ha un’anima e il nostro compito è di scoprirla. Tutto ciò che io ritrovo in essa, giorno dopo giorno, infatti allarga i miei orizzonti, mi trasmette benessere e riempie la mia essenza.
Serenità, spensieratezza, distensione dei nervi e amplificazione dei sensi è sicuramente tutto ciò di cui abbiamo bisogno soprattutto in questo periodo.
Come riuscire a conquistare tutto questo?
Io ho adottato oramai da un bel po’ (chi mi segue qui e su Instagram @veryblond lo sa bene) la passione di fare trekking tra i luoghi immersi nella natura più meravigliosi della nostra Italia (al momento), solcando pendici di montagne a picco sul mare o boschi fitti di vegetazione.
Bisognerebbe farne un abuso sano della natura proprio come la vitamina C. Sapete che la presenza di alberi o persino di un semplice affaccio su un parco da casa ha infatti un’azione importante sulla salute degli abitanti?
LA NATURA CI FA STARE BENE?
Sono moltissimi gli studi che hanno affermato questa tesi, ossia che il paesaggio verde ha un effetto diretto sulle nostre emozioni riducendo i pensieri negativi, la rabbia ed esaltando addirittura la gioia (io posso confermarlo!)
Alcuni anni fa una ricerca olandese (fonte questa ripresa dalla rivista Focus) condotta su quasi 350.000 persone ha dimostrato che vivere a meno di un chilometro da un’area verde è protettivo per molte malattie: da quelle cardiovascolari alle respiratorie, dal mal di testa ai dolori muscolari e, soprattutto, ci allontana dai problemi dettati dall’ansia incipit di depressione. A determinare questi benefici sarebbero, almeno in parte, delle molecole rilasciate dalle piante.
Ma giocano senz’altro un ruolo rilevante in tutto ciò anche l’attività fisica così come la vista degli alberi e del paesaggio in cui lo sguardo può vagare e sentirsi libero.
Con questa breve, ma incisiva parentesi su quanti siano i benefici che ci regala la natura e quindi con essa anche le relative esperienze escursionistiche, vi ho convinto a provarne almeno una di quelle raccontate fino ad oggi?
Dopo il paradisiaco Sentiero degli Dei e quello suggestivo del Vesuvio questa volta vi porto con me (dandovi ulteriori input per sperimentare anche voi tali esperienze) fuori dalla mia regione per approdare nelle fiabesche bellezze naturali dell’Abruzzo.
PARCO NAZIONALE DELL’ABRUZZO
Che il Parco nazionale dell’Abruzzo fosse meraviglioso lo ricordavo (da piccola con la mia famiglia spesso visitavamo alcune zone di questa regione) ma ignoravo che potesse esserlo, a distanza di anni, così tanto da rubarmi il cuore. E vi confido che sono qui, già a meditare quando poterci ritornare per immergermi in altre perle che regala.
Il Parco si estende per la maggior parte in provincia dell’Aquila e per la restante in quella di Frosinone ed in quella di Isernia. Si tratta di uno dei parchi più antichi dell’Italia. All’interno di esso vi sono innumerevoli attrattive da visitare, tra i borghi e i paesaggi naturali che lo caratterizzano. Una meta ideale in ogni stagione dell’anno. Basta sapere che è infatti possibile praticare diverse attività come l’escursionismo, l’equitazione, il cicloturismo, lo sci di fondo e lo sci alpino. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta!
Natura incontaminata, sorgenti, boschi, lupi, cervi e montagne dalle cime che tagliano le nuvole, sono solo alcune delle meraviglie che cattureranno la vostra attenzione tanto da lasciarvi senza parole.
Ed è proprio con questo entusiasmo che la nostra domenica di trekking in Abruzzo è iniziata.
Ciò che più ha fatto ritornare alla ribalta la gioia spumeggiante della mia me bambina è stato ritrovarsi dinnanzi ad un paesaggio surreale completamente diviso a metà: da una parte le montagne innevate con una atmosfera tipicamente invernale pur trovandoci nel mese di maggio; dall’altro versante invece il colpo d’occhio è affascinante incollandosi al prato verde tappezzato da fiori gialli e lilla. Un dipinto che prende vita!
Equipaggiati di tutto punto ci siamo dati subito da fare esplorando l’ambiente, perdendoci letteralmente in ogni angolo spettacolare di quella scenografia senza eguali.
FLORA E FAUNA DEL PARCO
Betulle, Iris, Campanule sono solo alcune delle piante che dipingono il Parco rendendolo variopinto e caratteristico. La mia attenzione è ricaduta soprattutto su dei fiorellini lilla che ricoprivano, a mucchi fitti, parte del panorama. Ho scoperto che questi ultimi si chiamano “crocus vernus” . Questi si presentano proprio all’inizio della primavera quando la neve non è ancora sciolta del tutto. Se ne trovano un po’ dappertutto, ma se riuscite (come è accaduto a noi) a scovarne una distesa non perdete l’occasione per immortalare una foto da cartolina!
Il Parco custodisce e tutela anche gli animali più famosi di tutto l’Appennino come lupi, orsi, falchi, simboli indiscussi di una natura selvaggia e inviolata.
L’emozione più grande che porterò nel cuore di questa splendida escursione?
Aver avuto la possibilità di ammirare a distanza ravvicinata nel loro ambiente un branco di cervi.
L’eccitazione e la meraviglia provate non hanno parole giuste per essere descritte. Non posso far altro che essere grata per questo incontro: una nuova crocetta da fare sulla mia check – list per le emozioni più d’impatto provate!
Se dovesse capitare anche a voi ci tengo a ricordarvi che è importante non avvicinarsi troppo, non disturbarli e non offrire loro del cibo, ma osservarli in silenzio da lontano. Questo perché i cuccioli di cervo e capriolo, una volta venuti a contatto con l’uomo, non sono più in grado di condurre una vita libera ed autonoma, quindi se vi dovesse capitare di imbattervi in un cucciolo disteso sull’erba, non vi avvicinate troppo e NON TOCCATELO assolutamente.
Ricordiamoci sempre che siamo noi ad essere gli ospiti nella loro casa.
Muovendoci su un sentiero di montagna il percorso è ovviamente abbastanza difficile e tortuoso, ma la bellezza che vi circonderà ripagherà ogni sforzo. Sorgenti di acqua pura e fresca vi attraverseranno, suoni del bosco accompagneranno i vostri passi, così come l’aria pulita e leggera che sarà in grado di riempire non solo i polmoni ma soprattutto il cuore.
Una volta terminata l’escursione abbiamo deciso infine di allietarci con una braciata “fai da te” accompagnata da un buon vino rosso il tutto circondato da una vista impagabile. Qui è proprio il caso di dirlo: “Cosa volere di più”?
Una conclusione di giornata perfetta. Tutto era al suo posto così come i sentimenti e le sensazioni.
Per molti di noi una delle maggiori difficoltà di questo periodo è stata proprio l’impossibilità di muoversi per conoscere, per viaggiare, per andare oltre i nostri confini.
E così proviamo a trovare “palliativi”, nuove risorse, ci reinventiamo cercando di colmare il nostro bisogno di espatriare, tenendo salda però la speranza di ritornare quanto prima alla vita di prima.
Questi piccoli sprazzi di conquista di normalità fanno bene all’anima, e il trekking così come la natura mi stanno aiutando tanto ad accrescere questo benessere.
Il poterlo raccontare anche a voi crea infine la magia. Sì, questa è la parola giusta: magia. Condividere la bellezza che ci circonda produce la magia più toccante: quello di riuscire a portarci lontano. E non sono questi palliativi, ma viaggi in tutto e per tutto.
Un grazie speciale va a chi mi ha dato la possibilità di scoprire questo luogo, magico per lui e magico ora anche per me.
La natura ci fa stare bene?
Ovviamente, si. Davanti ad essa apriamoci alla semplicità che è il seme dell’incanto e dell’amore.
Alla prossima escursione.
Vuoi scoprire altri sentieri di trekking da fare in Abruzzo? Leggi anche “Lago Vivo e Val Fondillo”.
Vi ricordo che mi trovate anche sul mio profilo Instagram @veryblond .