La Fiermontina, Lecce: una storia d’amore

Il viaggio verso le magnifiche perle della nostra Italia continua. Ogni volta la strada che percorriamo ci riserva fantastiche sorprese che accrescono il mio desiderio di condividerle qui con voi.

Esploreremo oggi uno dei tanti gioielli della splendida Puglia: la città di Lecce. Ed insieme ad essa vi condurrò in un meraviglioso racconto fatto di amore, arte e poesia che sono sicura vi incanterà e vi farà emozionare come è accaduto per noi.

Lecce

Lecce, denominata anche la “Firenze del sud” , si trova adagiata nel centro della penisola salentina tra la costa ionica e quella adriatica. Passeggiare tra le sue stradine lastricate, illuminate dal sole, fa fin da subito capire quanto questa città sia il trionfo del barocco. Il suo centro storico infatti è un tripudio di preziose chiese, palazzi eleganti, statue, fregi e capitelli. Nelle piazze della città le facciate di cattedrali e basiliche si allungano come una scenografia di un teatro di bellezza smagliante. Sono tutte edificate con la lucente pietra leccese, che assorbe e riflette la luce. Di giorno tutte le costruzioni brillano, al tramonto diventano ambrate, di notte assumono il colore delle stelle. Una continua magia che questa città ha saputo regalarci in tutto il nostro soggiorno.

La famosa pietra leccese, che adorna tutto il centro, nel Seicento e Settecento fu lavorata abilmente dagli artigiani locali. Era così morbida che si dice potesse essere plasmata anche con un coltello. Questa arte la si ritrova in numerosissime chiese leccesi: quella sicuramente di più forte impatto è la Basilica di Santa Croce che con la sua facciata ammalia e incanta ogni visitatore. I fregi del rosone ricco di cherubini e grappoli di frutta, i dettagli e i decori delle statue della basilica sembrano quasi ricamati. Ma quanto di stupefacente è ammirato all’esterno tanto altro di affascinante può essere osservato all’interno. Al centro il grande rosone fa da protagonista alle meravigliose colonne ai lati dell’altare.

Anche il Duomo di Santa Maria Assunta con il suo campanile alto 72 metri, ricalca questa eleganza e magnificenza. Quest’ultimo fu costruito per la prima volta nel 1144 e in seguito nel 1230. Sicuramente ciò che rapisce una volta all’interno è il suo soffitto ligneo a lacunari dorati così come i dodici sontuosi altari. Due scalinate situate nelle navate laterali conducono nella Cripta, dedicata a Santa Maria della Scala. Un vero gioiello costituito da volte a crociera sostenute da ben 92 colonne monolitiche. Oltre che per le preghiere, la Cripta fu usata come sepolcreto riservato ai chierici e ai discendenti delle nobili famiglie della città.

Sempre nella piazza del Duomo meritano una visita anche l’Antico seminario e il Museo d’arte Sacra. Dal chiostro, dove al centro spicca un pozzo in pietra che sembra un cestello di frutta, si accede al primo piano oggi sede del museo.

Altrettanto scenografico è l’Anfiteatro Romano che è stato recuperato tra il 1904 e il 1938, ma solo una metà. Come quasi tutti gli anfiteatri ha una forma ellittica e sembra che potesse ospitare 25.000 persone.

I colori caldi e dorati che ammantano Lecce restano addosso anche molto dopo averla lasciata. E’ un luogo che custodisce tanta memoria storica e arte. Si passeggia tra botteghe di cartapesta, panifici profumati di “pasticciotti”, chiostri e chiese imponenti. Per noi è stata una gran bella scoperta. Avevamo letto molti racconti a riguardo, ma alla prova dei fatti la città è andata oltre le nostre aspettative.

• Per visitare tutte queste meraviglie noi abbiamo acquistato un unico biglietto al costo di 11 euro.

La Fiermontina Luxury Home

La ciliegina sulla torta del nostro fascinoso e romantico weekend leccese è stata sicuramente la location La Fiermontina Luxury Home che ci ha ospitato e abbracciato in questi giorni di fine novembre.

L’hotel sorge nel cuore del centro storico di Lecce. La Fiermontina Luxury Home è un elegante resort che unisce alla perfezione arte, poesia e bellezza in un’atmosfera unica e indimenticabile.

Ma cosa è che rende davvero speciale questo luogo? Sicuramente la sua storia. Una vera storia d’amore che racconta un passato fiabesco quanto struggente della famiglia Fiermonte, che ha dato vita al meraviglioso resort.

Conoscerla ci ha riempito il cuore e ci ha permesso di apprezzare ancora di più ogni dettaglio e angolo della location.

Tutto ha inizio nel 1926 quando la giovane e bellissima Antonia Fiermonte dalla Puglia si trasferì a Roma. In un atelier, nel quale lavorava come modella, conobbe l’artista francese Renè Letourneur. Tra i due fu colpo di fulmine, si sposarono ed ebbero una figlia e andarono a vivere in un piccolo paese a pochi chilometri da Parigi. Qui viveva anche il migliore amico di Renè, Jacques Zwobada anch’esso artista. Destino volle che anche Jacques si innamorò perdutamente di Antonia corteggiandola assiduamente, scrivendole addirittura ben 1001 lettere d’amore. Antonia corrispose l’amore per Jacques e si sposò con quest’ultimo divorziando con Renè. Tra i due artisti l’amicizia si spezzò. Purtroppo durante una vacanza romana, Antonia morì improvvisamente giovanissima distruggendo il cuore di Jacques che devastato dal dolore costruì un mausoleo a Mentana, vicino Roma, in onore della sua amata. Renè dopo la morte della giovane donna si riavvicinò al suo amico Jacques per condividere insieme la sofferenza di una perdita così grande.

Una storia toccante, che dopo averla appresa, la si riesce a respirare in ogni ambiente della La Fiermontina. Soggiornare qui diventa quindi un viaggio esperienziale. E’ un invito alla meraviglia che spazia tra i suoi giardini con ulivi secolari e piscina a sfioro, tra le sue splendide suite, tra i sapori eccellenti della colazione e della cena. Un tripudio di incanto che riempie occhi, cuore e anima.

La storia dei tre artisti la si vive ovunque anche nelle bellissime e spaziose suite che sono arredate in maniera impeccabile e in ognuna di esse si possono ammirare muri e volte antiche e anche opere degli artisti stessi. Alcune delle suite, come la nostra, presentano anche camini d’epoca in pietra datati 1600.

Due salette interne comuni dell’hotel fanno brillare gli occhi grazie alla lucentezza della pietra locale che si sposa alla perfezione con gli arredi di design: lampade, grandi specchi, eleganti kenzie, poltroncine e finestre da dove la luce del sole entra lieve illuminando ogni dettaglio.

Al centro della prima sala, adibita sia per degustare le fantastiche colazioni al mattino che le incredibili cene alla sera, spicca con un bianco accecante la scultura in marmo “La liberté” di Jacques Zwobada, datata 1953, che  rimanda alla storia romanzesca di Antonia Fiermonte.

Le colazioni, come vi anticipavo, sono ricche di prodotti locali, gustosissime e ricercate. Nota di prestigio per i piatti “La Fiermontina Egg” (a base di uovo, capocollo di Martina di Franca e stracciatella locale) e per la “Collection Egg” (con uovo fritto, pane tostato fatto in casa, crema di avocado, pomodori e cipolle).

 

Zephyr Restaurant

Intima, raccolta e romantica è stata la nostra cena presso il ristorante Zéphyr (che si trova all’interno della La Fiermontina Luxury Home) che ci ha fatto compiere un viaggio incredibile toccando i cinque sensi, ripercorrendo con la mente e il gusto nuovi orizzonti e altre storie.

L’impronta della cucina pugliese è viva. Abbiamo avuto il piacere di degustare piatti creati con un sapiente mix di tradizione leccese e marocchina in cui le materie prime sono di ottima scelta e qualità, utilizzate con una tecnica sopraffina. L’abbraccio tra le due culture è stato perfettamente rappresentato dal piatto “Cous cous alla Gallipolina” a base di cous cous della tradizione marocchina in tre cotture, e pesci del mare salentino come gamberi, cozze, scampi, polpo etc. Il tutto accompagnato da un ottimo vino, un servizio professionale e sorridente e un ambiente più unico che raro.

Fiermonte Museum

“Amor che move il sole e l’altre stelle.” – Dante Alighieri

Un’amore forte, creatore, empatico e fervido che lo si può toccare con mano nel Fiermonte Museum, che dista a 1 minuto a piedi dalla La Fiermontina Luxury Home.

Visitare questo museo è come immergersi a 360 gradi nell’arte del Novecento, nei sentimenti e nella poesia. Ammirando le loro sorprendenti e caratteristiche opere si può rivivere la storia dei tre artisti Antonia Fiermonte, René Letourneur e Jacques Zwobada.

Un ponte tra passato e futuro.

Statue di marmo che raccontano vite, disegni, dipinti, fotografie, libri e video. Un percorso emozionante e commovente che consiglio a tutti di fare.

• Il museo è aperto mercoledì e giovedì dalle 10 alle 15. Dal venerdì alla domenica dalle 14 alle 19.
• Chiuso il lunedì.

 

Un rifugio d’amore silenzioso, che racconta storie di tanti secoli fa. La Fiermontina Luxury Home è il luogo ad hoc per assaporare il piacere di rallentare, immerso nel lusso più raffinato.

Un grazie sentito e speciale a tutti i membri dello staff della La Fiermontina. Tutti uniti con lo stesso amore per il lavoro che svolgono con dedizione e passione. Precisione, gentilezza, disponibilità, bravura, professionalità e buon cuore. Con la loro estrema eleganza sono entrati in punti di piedi nei nostri cuori. Grazie, pertanto, ad ognuno di loro che ha reso incantevole e magica la nostra esperienza.

 

Spero come sempre di avervi coinvolto ed ispirato.

Il mio consiglio?

Non limitiamoci a guardare da lontano le bellezze del nostro Paese andiamo concretamente a scovarle, visitarle e viverle.

 

Ci rileggiamo presto.

 

 

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