A passo lento e leggero arriva l’aria pungente di inizio inverno che ci trasporta – tra sospiri di arance e cannella, tra luci che illuminano le città e scatole di biscotti di marzapane pieni di sogni – nel periodo più magico che esiste.
Dicembre è sempre stato per me il mese a cui affidare desideri, in cui tutto si fa incanto e la bellezza trabocca da ogni angolo. E’ il mese dei ricordi, dell’amore, della famiglia, degli abbracci stretti e della magia.
E come renderlo ancora più incantevole se non con l’organizzare un meraviglioso weekend tra le bellezze della Toscana?
Mancavo qui da un paio di anni e la voglia di ritornare, anche solo per qualche giorno, mi ha entusiasmato tantissimo! Questa bellissima regione, meta di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, offre scorci variegati che incantano. Io personalmente amo le sue campagne coltivate, i rilievi dolci delle sue colline che sembrano dipinte da un pittore, le testimonianze storiche e culturali e le tradizioni che si possono toccare con mano visitando ogni suo borgo.
Ed è stata proprio questa la nostra destinazione in terra toscana, visitare uno dei suoi più rinomati e caratteristici borghi, ossia quello di San Gimignano piccolo gioiello medievale incastonato tra le campagne del Chianti e della Val D’Elsa.
Dove soggiornare a San Gimignano?
Se la vostra idea di viaggio si descrive, come per noi, anche immaginando un luogo accogliente dove rilassarsi e trascorrere un fine settimana immerso nella bellezza il mio consiglio è allora quello di scegliere Molino di Foci.
Questo per dirvi che vi invito vivamente e con estrema sincerità a soggiornare qui, poiché vi sentirete a casa, ma una casa che sa di favola, profumi di genuinità e ricercatezza della continua bellezza.
Ma una volta trovato il perfetto nido per soggiornare siete curiosi di sapere di più sul borgo di San Gimignano?
Passeggiando nella storia di San Gimignano
Sapete perché San Gimignano è chiamata la “Manhattan del Medioevo”?
Nel periodo di massimo splendore, a San Gimignano c’erano ben 72 torri, mentre oggi ne sono rimaste 14; questo gran numero di torri che svettano sulla città è valso a San Gimignano questo soprannome. E’ uno dei borghi medievali conservati meglio non solo in Toscana ma anche in Italia, tanto che nel 1990 la città è stata dichiarata patrimonio culturale dell’Umanità dall’UNESCO. Non è affatto difficile definire questo come uno dei borghi più suggestivi della Toscana, e a mio parere è uno di quei posti che dovrebbero essere visitati almeno una volta nella vita.
Ma come mai il borgo si chiama così?
Una delle leggende racconta che nel 63 a.C. i due fratelli patrizi fuggiti da Roma, Muzio e Silvio, perché complici di Catilina, si rifugiarono in Val d’Elsa e vi costruirono due castelli: quello di Mucchio e quello di Silvia, futura San Gimignano.
È probabile poi, anche in questo caso riferendosi ad una leggenda, che il nome San Gimignano invece derivi dal nome del vescovo di Modena, il santo che durante le invasioni barbariche salvò la città dalla minaccia di Totila, apparendo miracolosamente sulle mura.
Le leggende e la storia che animano questo borgo si respirano in tutte le sue stradine, nei vicoli, tra le mura, nelle sue piazze su cui si affacciano molte delle torri che hanno reso quest’ultimo famoso nel mondo. Ed in effetti le torri sono l’elemento che più ci hanno emozionato e che contraddistingue tra tutti questo borgo meraviglioso.
Soffermandoci su questi brevi cenni storici potrete sicuramente capire che si può considerare San Gimignano come un museo a cielo aperto, qui qualsiasi edificio è degno di nota. La città è ricchissima di arte e oltre alle già citate torri, ci sono da vedere numerosi monumenti come il Duomo, il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Popolo e tanti musei.
Veniamo allora adesso alla visita di San Gimignano, mi raccomando con lo sguardo all’insù e le macchinette fotografiche a portata di mano.
San Gimignano, cosa c’è da vedere e fare?
San Gimignano non è una cittadina da considerare come luogo di passaggio da visitare in poche ore: dalla mia esperienza consiglio di dedicarle un’intera giornata così da gustarla a ritmi lenti e sereni. Lasciate la vostra auto nei parcheggi a pagamento fuori dal borgo (si può accedere al paese solo a piedi a meno che non si sia residenti) e iniziate il vostro tour sensoriale.
Le cose da vedere e fare a San Gimignano sono tante e il posto merita veramente!
Vi riassumo qui di seguito ciò che non dovete assolutamente perdere e provare:
Appena entrati in città da Porta San Giovanni, proprio come un salto nel passato, ci siamo sentiti subito rapiti dai colori della vivacità della via su cui si snoda: i negozietti di souvenir, i bar, i ristoranti, le enoteche e le numerose botteghe di prodotti tipici che popolano questa celebre strada danno un caloroso benvenuto ai visitatori.
Dopo aver percorso via San Giovanni e la parallela e famosa via Francigena, passando sotto l’Arco dei Becci, si arriva dritti nella piazza più caratteristica di San Gimignano, ovvero Piazza della Cisterna, dove in passato si svolgeva il mercato, feste, tornei e spettacoli pubblici.
La cosa che più ci ha attratto è stato senza dubbio l’enorme pozzo ottagonale in travertino posto al centro e che dà il nome alla piazza. Tutto intorno a questa piazza dalla forma vagamente triangolare si affacciano palazzi e torri ed è occupata da bar e negozi caratteristici.
Qui i vostri occhi si poseranno su tante strutture architettoniche che tenderanno a farvi passeggiare con il naso sempre all’insù. Potrete ammirare il Palazzo del Podestà, la Torre Grossa e la Loggia del Comune, che fu costruita espropriando le case alla famiglia degli Ardinghelli, capo-fazione dei ghibellini, mentre oggi ospita il Museo Civico di San Gimignano.
Il Duomo invece si nasconde dietro una facciata semplice, ma comunque di grande impatto poiché si erige al centro della piazza.
Qui è possibile anche visitare il Museo Civico, la Pinacoteca e la sala di Dante.
I fiori di zafferano sono davvero delicatissimi e tutto il processo di produzione è unico, infatti per fare 1 kg di questa spezia servono 150.000 pistilli. Devono essere tutti raccolti a mano perché qualsiasi altro strumento rovinerebbe il raccolto. E’ proprio per questo motivo che è così raro e prezioso.
Il posto giusto in cui provarlo, secondo noi, è al ristorante La Stella.
Un tripudio di bontà e sapori nel loro delizioso primo piatto a base di gnocchetti, salsiccia e per l’appunto zafferano.
Se poi è accompagnato da un calice di Vernaccia, il vino rosso tanto amato da Dante, Boccaccio e Lorenzo il Magnifico, (apprezzatissimo anche da noi!) ecco che sperimenterete con enorme piacere una cena tipica sangimignanese!
La meravigliosa location Molino di Foci, il bellissimo tuffo nel Medioevo rivissuto al presente qui a San Gimignano, la giornata nella magica Firenze, il buon cibo, gli sprazzi di sole e i baci e i sorrisi sotto la pioggia, sono stati tutti gli ingredienti che hanno condito di felicità, amore e meraviglia il nostro weekend toscano.
Spero come sempre di avervi appassionato e di avervi offerto gli spunti giusti per provare anche voi un’esperienza di cotanta bellezza trasformando i miei consigli in preziose e reali emozioni!
Vorreste sapere di più anche su Firenze? Collegatevi al mio vecchio articolo cliccando QUI!
Vi ricordo che mi trovate anche sul mio profilo Instagram @veryblond