A pochi minuti dalla mia città Napoli, nella zona dei Campi Flegrei, si trova la colorata e deliziosa cittadina di Pozzuoli che giace nell’omonimo golfo. La sua posizione è incantevole e come una grande terrazza si affaccia sul mare ammirando le vicine isole di Ischia e Procida.
Pozzuoli
Pozzuoli ha origini antichissime fu fondata nel VI secolo a.C. dai coloni greci. Qualche secolo dopo sopraggiunsero i romani che le diedero il nome attuale di Puteolis, per indicare i “piccoli pozzi” che emanavano vapori sulfurei.
La forza di Pozzuoli, durante l’Impero romano, stava nel suo porto che era il più grande porto del Tirreno per importanti scambi commerciali con tutto il Mediterraneo.
Ancora oggi la storia antica di Pozzuoli, descritta da un rapporto profondo con il mare, riecheggia in tutto il suo centro storico che potrebbe definirsi pertanto come un vero e proprio borgo marinaro.
Qui tutto scorre serenamente e con i propri tempi: file di casette colorate sembrano disegnate intorno al porto come un dipinto d’autore. Localini, caffè e ristoranti costellano la cittadina come un vero salotto di casa dove si incontrano adulti e bambini per trascorrere del tempo all’aria aperta.
Da qui si raggiunge il pittoresco porticciolo di Pozzuoli che è un collegamento importantissimo per le meravigliose isole del golfo.
Quest’ultimo è chiamato anche Molo Caligoliano, in onore dell’imperatore che lo fece costruire. Si racconta che l’imperatore voleva collegare Pozzuoli ad Ischia così da potervi arrivare col suo cavallo. Una idea molto “particolare” e impraticabile che però non risulta poi così tanto strana per Caligola che è considerato uno degli imperatori più strambi di tutta la storia dell’impero, fu lo stesso che nominò senatore il suo cavallo.
Altra curiosità, legata al porto, è che qui è sbarcato per la prima volta San Paolo in Italia. C’è ancora oggi una targa in memoria di questo singolare evento.
Oggi il porto accoglie con le sue barche variopinte chiunque decide di esplorare Pozzuoli. Qui non si è mai soli, qui non ci si stanca mai. Qui tra i pescatori che rammendano le loro reti, i gabbiani che sorvolano sul mare e i magici colori dei tramonti ogni giorno vissuto a Pozzuoli diviene un regalo.
Rione Terra
Da non perdere assolutamente durante una visita a Pozzuoli è sicuramente il suo coloratissimo e suggestivo Rione Terra che è la prima città di Pozzuoli risalente al II secolo a.C., un vero gioiello archeologico tutto da scoprire.
Passeggiare in questo luogo è come sentirsi sospesi nel tempo, in ogni suo angolo e scorcio si respira la storia. Il nome ha origine dall’usanza, diffusa nel Medioevo e tra i marinai, di chiamare “terra” un villaggio o una città.
Il Rione Terra costruito su un promontorio a picco sul mare permetteva di controllare i traffici marittimi e terrestri e nello stesso tempo di essere un luogo difensivo contro gli attacchi nemici.
Il quartiere fu evacuato negli anni ’70 a causa del fenomeno del bradisismo che lo danneggiò tanto da renderlo un paese fantasma. Fu solo dal 1990 che divenne oggetto di un lungo e accurato restauro che lo ha riportato all’antico splendore.
Oggi, il Rione Terra è pregno di rara bellezza, dove fascino e mistero convivono in perfetta armonia.
Incredibile è la struttura del Duomo di Pozzuoli dedicato a Procolo Santo protettore della città, che sorge nel Rione stesso. Quest’ultimo ingloba un antico tempio romano quello di Augusto che a sua volta ospita una chiesa seicentesca di età cristiana. Un vero e proprio palinsesto archeologico, dove ogni pietra narra un capitolo della storia di questa città millenaria.
Oltre al valore archeologico, il Duomo di Pozzuoli custodisce un vero e proprio museo d’arte. Tra le opere più pregevoli, spiccano tele di Artemisia Gentileschi.
Secoli di splendore e decadenza, di opulenza e abbandono si respirano tra le suggestive rovine del Rione Terra. Un luogo che ha conosciuto il suo apice come porto commerciale di Roma, per poi cadere in declino e infine rinascere grazie a un accurato restauro (che ancora oggi prosegue) che lo ha riportato in vita.
Passeggiando tra i vicoli acciottolati, ammirando il panorama mozzafiato dal belvedere e immergendosi nella suggestiva atmosfera del parco archeologico, si ha la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo.
Questo edificio, situato sulla sommità del Rione Terra, racchiude in sé una notevole sintesi della storia della città, rendendolo un museo a cielo aperto tutto da ammirare!
Macellum
Un luogo sorprendente a Pozzuoli è sicuramente il suo antico mercato pubblico di epoca romana definito Tempio di Serapide o Macellum. Incredibili le sue tre colonne, ancora oggi in piedi, in marmo cipollino che si stagliano maestose nel cielo. Proprio tali colonne, nel 1750, segnalarono l’esistenza dell’area archeologica.
La sua scoperta si deve al re Carlo di Borbone che ordinò gli scavi durante i quali venne rinvenuta la statua del dio egizio Serapis. La statua, cui il monumento deve il nome, attualmente è esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La vera singolarità del Macellum sta nel suo rapporto stretto con il bradisismo. Il monumento rappresenta un vero e proprio simbolo del fenomeno geologico. Nel corso della storia, infatti, numerose foto lo ritraggono sia semisommerso dalle acque che completamente all’asciutto. Quando il mare si ritrae, sulle colonne appaiono piccolissimi fori creati dai molluschi. Questo è un aspetto estremamente importante in quanto si può risalire al livello raggiunto dall’acqua e, di conseguenza, studiare la storia geologica dell’area.
Un tesoro davvero raro che insieme racchiude storia, fascino e misticismo.
Anfiteatro Flavio
Sapevate che l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli è il terzo anfiteatro più grande costruito dai romani dopo il Colosseo e quello di Capua? E’ del I secolo d.C. fu voluto da Nerone e edificato sotto Vespasiano, e nacque principalmente per i cruenti combattimenti tra i gladiatori e poteva ospitare 40.000 spettatori.
Esplorarlo è ciò che vi consiglio di fare assolutamente (costo biglietto 8 euro) per vivere un viaggio indietro nel tempo entusiasmante e davvero affascinante!
Nei sotterranei sono ancora visibili gli ingranaggi che facevano sollevare le gabbie delle belve feroci e alcuni elementi scenografici degli spettacoli che venivano realizzati e che tanto erano in voga a quell’epoca.
E’ proprio questa la parte meglio conservata dell’anfiteatro dove passeggiando tra le colonne integre e alcune spezzate si percepisce tutta la sua complessa architettura: tunnel, gradinate, montacarichi e varchi. Qui si crea un’incredibile effetto ottico grazie alla luce che entra dalla fossa. Riflettendosi sulle pareti, a intervalli, crea un gioco di opposti facendo divenire il posto un misterioso labirinto.
La sua struttura è davvero immensa basti pensare che è costituito da tre ordini architettonici coronati da un attico e disponeva di ben quattro ingressi principali e dodici secondari, oltre a venti rampe di scale che dal portico esterno conducevano alle parti superiori.
Come il grande Colosseo, anche l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli fece da cornice alle persecuzioni cristiane del 305, sotto l’imperatore Diocleziano. Furono portati nell’arena sette martiri cristiani: tra cui Gennaro il Santo Patrono di Napoli e il puteolano Procolo divenuto Santo Patrono di Pozzuoli, tutti poi decapitati nei pressi della Solfatara.
Singolari sono alcune testimonianze che poi raccontano di come l’arena possedesse anche un sistema per allagare il pavimento. In questo modo, potevano avvenire delle vere e proprie battaglie navali. In sintesi l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli è un luogo estremamente interessante e ancora oggi conserva intatto il suo incredibile fascino.
A Pozzuoli mito, storia e leggenda si intrecciano, visitare questa città può essere davvero magico. Per chi non la conoscesse consiglio vivamente di visitarla per rimanere a bocca aperta. A Pozzuoli il vostro cuore si riempirà di meraviglia, un luogo dove antico e nuovo convivono alla perfezione.
Pozzuoli per me è un luogo in cui mi sento a casa, casa che non intendo come luogo ma come sensazione di positività e benessere che mi suscita ogni volta. Mi scalda l’anima e mi da sempre l’impressione di essere nel posto giusto. E’ un luogo che mi fa sentire bene e che quando ci penso mi fa sorridere.
Spero con il mio racconto di avervi trasmesso queste mie sincere e vere emozioni.
Scopri sempre a Pozzuoli anche il Parco archeologico di Baia
Ci rileggiamo presto.
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2 Responses
Ivana di stefani
10 . 04 . 2024Sempre emozionanti e piene di informazioni le tue scritture si avverte anche l’amore che metti nel racconto e dopo letto sembra sempre di essere stati li con te ad ammirare tanta bellezza .foto bellissime tramonti da sogno ,che dire brava
Veronica D'Onofrio
10 . 04 . 2024Grazie davvero di cuore! 🙂