Settembre bussa alle nostre porte ricordandoci che l’estate sta per terminare. Raccogliamo tutti i momenti vissuti durante essa e trasformiamoli in ricordi sfavillanti per illuminare i giorni d’inverno più freddi che arriveranno.
Con l’entrata del nuovo mese, ritorno anche io qui a raccontarvi dei miei ricordi estivi con grande entusiasmo, riconducendovi in una regione italiana fiabesca, quella che oramai ha rapito il mio cuore e quella in cui non mi stanco mai di ritornare: sto parlando del Trentino Alto Adige. Per il secondo anno consecutivo, questa estate, ci siamo diretti verso questo territorio brulicante di meraviglie. Un luogo in cui poter goder appieno della natura e della sua bellezza, dedicandoci alle nostre amate escursioni di trekking tra una valle e l’altra.
Per comodità dividerò il racconto in due parti: la prima toccherà le incantevoli località di Villandro e Chiusa, il panoramico sentiero verso il Rifugio delle Odle, e l’affascinante Lago di Carezza; con la seconda arriveremo invece a perderci nella splendida Val di Fassa, esplorandola tramite due trekking mozzafiato.
Pronti a leggere di più?
Iniziamo subito.
Villandro e Alpe di Villandro
Chiusa
Chiusa (Klausen) è stata inserita, dal 2002, nella lista dei borghi più belli d’Italia, e sicuramente ciò non è un caso. L’atmosfera elegante e di pace che si respira passeggiando nel corso centrale del borgo, con i suoi edifici variopinti adornati con fiori, vi accompagnerà durante tutta la durata della visita. Sarà come camminare in un luogo sospeso nel tempo, con molteplici richiami alla vita di fine Ottocento.
Nella Città Alta lo sguardo viene invece catturato dalla maestosità del monastero di Sabiona, uno dei principali luoghi d’interesse della Valle Isarco. Il monte Sabiona con il suo monastero è l’emblema della Valle Isarco e viene definito l’acropoli del Tirolo. Infatti è da più di 300 anni che Sabiona risiede silenziosa in questa valle fatata.
Rifugio delle Odle
- Località: Val di Funes località Santa Magdalena
- Partenza: Parcheggio Zannes
- Quota massima raggiunta: 1996 m.s.l.m.
- Tempo di percorrenza: 4 ore totali
- Difficoltà: medio – facile
Lago di Carezza
Un’altra perla che vi consiglio di non perdere in Trentino Alto Adige è il favoloso lago di Carezza che è adagiato nella Valle d’Ega. Si trova a 1534 metri di altitudine e come un gioiello brilla ai piedi dei massicci Latemar e Catinaccio, area dichiarata Patrimonio dell’Unesco.
Questo lago, di origine glaciale, ha il potere di conquistarti al primo sguardo per i suoi colori magnifici che variano dal celeste intenso, al turchese fino al blu profondo. Ed infatti proprio per questa sua singolarità viene anche chiamato il “lago dell’arcobaleno”.
Le Dolomiti che si riflettono come uno specchio tuffandosi dentro di esso regalano agli occhi un dipinto vivente. Fare il giro del lago è molto semplice, la passeggiata è tranquilla e può essere fatta da tutti ritemprandosi in un’atmosfera di totale relax.
Ma perché si chiama lago di Carezza? Il nome deriva dalle piante di “caricaceae” che crescono in maniera predominante attorno a tutta l’area.
Ciò che però rende estremamente magico questo lago alpino è soprattutto l’intrigante leggenda che lo descrive: quella della ninfa Ondina.
Dove soggiornare?
Soggiornare in una residenza storica è sempre un’esperienza molto suggestiva, se poi parliamo di un castello del quindicesimo secolo la magia e le emozioni si amplificano. L’Ansitz Steinbock è stata la nostra prima “casa” in questi giorni in Trentino Alto Adige dove l’accoglienza è stata fantastica.
L’hotel sorge nel cuore del borgo di Villandro. Sede di un tribunale prima e locanda poi, il Castel Steinbock è radicato nella storia di Villandro.
Tradizione, storia, bellezza, moderno e raffinatezza le si possono toccare con mano all’Ansitz Steinbock. Per noi è stata un’esperienza a tutto tondo che ha reso indimenticabile il nostro soggiorno qui.
Tutto lo staff ha impreziosito le nostre giornate con amabile professionalità, sorrisi e cordialità facendoci sentire a nostro agio fin da subito. L’accoglienza elegante e impeccabile di Elisabeth, uno dei padroni di casa del Castello, poi è stata particolarmente preziosa.
In questo contesto bucolico l’incanto, che si percepisce vivendo questo edificio, raggiunge l’apice dell’esaltazione passeggiando all’interno della residenza. Sembra un luogo uscito da un libro di fiabe.
Inevitabile ammirare gli arredamenti in cui spiccano pezzi unici di grande importanza. L’esterno del castello suscita grandi emozioni: il suo arco gotico a tutto sesto, la torre con il bovindo e il cortile lastricato, ma anche l’affresco con lo stemma dell’ex proprietario sulla facciata e la porta d’ingresso circondata da mura fanno compiere un salto nel passato. Qui il tempo si è fermato tra fascino e poesia.
Mi sono sentita una principessa con la sua corte. Una sensibilità attenta nel restauro che è riuscito a ricreare un perfetto connubio tra passato e presente che ammalia, conferendo energia non solo alla struttura ma a tutti i clienti che vivono questa affascinante esperienza all’interno di essa.
L’Ansitz Steinbock possiede ben 12 suites meravigliose dal design innovativo e ricercato. La nostra suite chiamata “Krossbrunn” si immerge, grazie ad un arredamento tutto in legno, nell’aria alpina e nei raggi caldi del sole dal primo risveglio. Il suo bellissimo terrazzo con affaccio sulle Dolomiti e la splendida sauna privata per due hanno completato l’incanto di questa camera. Un’ambiente luminoso, ampio ed esclusivo.
Un’atmosfera calda che distende, rilassa e fa sognare.
Godere di un’oasi personale e intima rigenerando mente e corpo non è da poco. Soprattutto se abbracciati da una vista sorprendente sulle immense montagne di Villandro, assaporando una colazione ricchissima a base di prodotti locali tra cappuccini, yogurt di malga, marmellate, salumi, burro, dolci fatti in casa e tanto altro ancora. Cosa chiedere di più?
Ciliegina sulla torta: il buon cibo apprezzato a cena nella Stube o sulla terrazza del Castello.
Ogni sera è sempre stato un viaggio di esplosioni di sapori che ci hanno rapito.
Le proposte sono state il lavoro di un attento abbinamento di ingredienti freschi e genuini che ci hanno offerto una ricca suggestione di profumi e aromi. Il tutto accompagnato, per ogni pietanza, da un vino del territorio veramente ottimo. Dal pane fatto in casa al momento, i deliziosi primi piatti, i saporitissimi secondi fino ai dessert impiattati come delle opere d’arte, le nostre cene all’Ansitz Steinbock sono state stellari. Un’esperienza che vi consiglio vivamente di provare se sarete ospiti di questa sontuosa location.
Se la vostra idea di vacanza è quella di vivere un benessere a 360 gradi, coccolati dalla professionalità e gentilezza dello staff, riempendovi il cuore di delizie e splendore e soprattutto soggiornando in una location situata in un luogo strategico per tutte le attività outdoor che vi ho elencato prima, allora l’Ansitz Steinbock è il posto giusto per godere appieno tutto ciò.
Noi ne siamo rimasti davvero entusiasti e contiamo quanto prima di poterci ritornare, magari nella stagione invernale.
Ho ancora gli occhi che brillano dalla gioia provata in quei giorni, esplorando e scovando luoghi sorprendenti.
Cosa ho preferito?
Non riuscirei mai a rispondere a questa domanda. Ogni scorcio, ogni sentiero, ogni avventura, ogni vetta, ogni sapore, ogni persona incrociata nel nostro viaggio ha saputo regalarmi ciò che più conta nella vita:
amore, serenità, purezza, meraviglia.
Tutto resterà incastonato nella parte più intima del mio cuore.
E voi che siete arrivati fino alla fine del racconto, cosa avete preferito?
Avete segnato i luoghi che volete assolutamente visitare?
Vi anticipo che a breve sarà online anche la seconda parte del racconto del soggiorno in Trentino Alto Adige.
Ci rileggiamo pertanto prestissimo.
Scopri altre località da non perdere in Trentino leggendo anche qui.
Alla prossima avventura.
Potete seguirmi anche su Instagram @veryblond .